


Intervento formativo gratuito: la comunicazione online
13 Marzo 2020


Raccolta fondi per l’ospedale Sant’Orsola
20 Aprile 2020Il Font del logo: come scegliere quello giusto


Pensando alla rappresentazione grafica di una marca, ci si sofferma spesso sul marchio (simbolo grafico) trascurando spesso il font presente nel logo.
Ogni tipo di carattere ha un impatto diverso sugli utenti pertanto la sua scelta deve essere attenta e non superficiale.Non bisogna dimenticare che il font scelto per il logo, deve essere allineato a ciò che l'azienda intende comunicare a livello visivo ed emozionale.
Che cos’è dunque un font? L’insieme di caratteri coerenti tra loro, distinti per stile e per corpo, formano un “carattere tipografico” definito come font.
Quali sono le principali differenze tra i font?
Sono generalmente raggruppati in famiglie che rappresentano varianti del carattere tipografico originario, come:
Variante NORMALE (chiamata Roman o Regular)
Varianti di PESO quindi dello SPESSORE del carattere, dal più sottile (chiamata Light, Thin) al più spesso (Bold, Black, Ultra)
Varianti COMPRESSE dette Condensed o varianti ALLARGATE chiamate Extended
Variante OBLIQUA e CORSIVA chiamata Italic (che a sua volta comprende tutte le differenze di peso)


Che regole seguire per scegliere il font giusto?
Famiglie dei SERIF – sono i caratteri con le grazie: danno al brand un effetto di eleganza, stile, ricercatezza, classicità
Famiglie SANS SERIF – sono i caratteri senza grazie: trasmettono un senso di design, innovazione, contemporaneità
Famiglie SCRIPT – sono i caratteri calligrafici che simulano la scrittura a mano: trasmettono un senso di semplicità, informalità.
DEVE ESSERE COERENTE AL MESSAGGIO CHE SI VUOLE DARE
Ogni font è in grado di trasmettere messaggi e sensazioni diverse, deve inserirsi in un contesto ben preciso. Di seguito alcuni esempi di famiglie di carattere:Famiglie dei SERIF – sono i caratteri con le grazie: danno al brand un effetto di eleganza, stile, ricercatezza, classicità
Famiglie SANS SERIF – sono i caratteri senza grazie: trasmettono un senso di design, innovazione, contemporaneità
Famiglie SCRIPT – sono i caratteri calligrafici che simulano la scrittura a mano: trasmettono un senso di semplicità, informalità.
DEVE ESSERE FACILMENTE COMPRENSIBILE
La facilità di lettura di uno scritto è data dall’unione della leggibilità del singolo carattere e della totalità del testo. Un font complesso ha una pessima leggibilità per un testo lungo ma può essere utilizzato per loghi o messaggi corti. Per favorire la leggibilità del testo è possibile agire sulla grandezza del font, sulla spaziatura, sull’interlinea, sull’utilizzo di pesi diversi nel font applicato.DEVE ESSERE ESTETICAMENTE BELLO
La piacevolezza di un font aiuta il lettore ad avvicinarsi all’argomento da leggere e “categorizzarlo”. È fondamentale generare una connessione emotiva con il pubblico, per esempio: un carattere “rotondo” viene percepito come amichevole viceversa un font con linee dritte o angoli non smussati dimostra autorevolezza.